8 Ottobre 2004

Ottorino Beltrami. Sul ponte di comando dalla Marina Militare alla Olivetti

2 minuti di lettura
Articolo di Associazione Archivio Storico Olivetti

8 ottobre 2004

Centro Culturale La Serra - Ivrea
Ottorino Beltrami presenta il suo volume "Sul ponte di comando, dalla Marina militare alla Olivetti" (edizioni Mursia). Oltre all'Autore, intervengono Bruno Lamborghini, Presidente dell'Associazione Archivio Storico Olivetti che ha promosso la pubblicazione, e Giovanni Maggia, che con Alberto De Macchi ne ha curato la realizzazione. Amministratore Delegato della Olivetti negli anni '70, Ottorino Beltrami racconta in un libro-intervista la sua vita passata su un ponte di comando: quello delle navi e dei sommergibili su cui si è imbarcato durante la Seconda guerra mondiale e quello delle grandi imprese che ha guidato. La vita di Ottorino Beltrami si snoda come un'avventura professionale vissuta sempre con grande intensità, fin dai tempi dell'Accademia Navale di Livorno, per proseguire poi in tempo di guerra nella Marina Militare, fino al drammatico ferimento a Cagliari in un bombardamento del febbraio 1943. Patisce una grave mutilazione che avrebbe indotto altri a ripiegarsi su sé stessi e a cercarsi una vita tranquilla; invece, nel giro di pochi mesi, ritroviamo a Pisa l'Ingegnere e futuro Ammiraglio più che mai attivo, pronto ad avventurarsi in bicicletta nel tentativo, riuscito, di varcare il fronte che divide l'Italia in due e a ripresentarsi a Roma alla "sua" Marina. Poi l'incontro con Adriano Olivetti, nel giorno di san Giuseppe del 1949, segna una svolta decisiva: l'ingresso in Olivetti, la carriera in Olivetti Bull, la guida della Divisione Elettronica Olivetti, successivamente ceduta alla General Electric. Segue la breve ma intensa esperienza ai vertici della Finmeccanica e quindi il ritorno a capo della Olivetti nei difficili anni '70: gli anni della crisi petrolifera, dell'inflazione a due cifre, dell'indebitamento delle imprese. Ottorino Beltrami si trova a gestire una fase molto delicata all'interno e all'esterno della società. Riorganizza il progetto, la produzione e i canali commerciali, investe per rinnovare completamente l'offerta e, vincendo le resistenze di ambienti spesso ancora legati alla vecchia tradizione meccanica, traghetta definitivamente l'Olivetti verso l'elettronica; sono le premesse per il successivo sviluppo nel settore informatico. Lasciata a Carlo De Benedetti la guida dell'Olivetti nel 1978, c'è ancora spazio per un ritorno in General Electric e per la presidenza della SIP, dove avvia e realizza un vasto piano di ammodernamento della rete telefonica nazionale; da ultimo, i sei anni passati al vertice dell'Assolombarda e le numerose cariche ricoperte in diverse imprese, banche e organizzazioni. Per iniziativa promossa dall'Associazione Archivio Storico Olivetti, Giovanni Maggia e Alberto De Macchi nel corso di vari colloqui hanno fedelmente raccolto la testimonianza sempre vivace di Ottorino Beltrami che racconta la sua vita con puntigliosa precisione e grande modestia: attraverso i tanti piccoli e grandi episodi della sua carriera di manager e imprenditore si vede scorrere sullo sfondo quasi mezzo secolo di storia industriale italiana, con le sue vicende e i suoi personaggi. Su tutti, domina la figura di Adriano Olivetti; Beltrami, che quel fatidico 27 febbraio 1960 per ultimo lo vide accompagnandolo alla stazione Centrale di Milano per prendere il treno per Losanna, dove non sarebbe mai arrivato, lo ricorda con queste parole: "Non ho mai trovato capi d'azienda come Adriano Olivetti in grado di spaziare su ogni argomento, libero nel modo di pensare, capace di cogliere l'essenza dei problemi prima degli altri e di trovare sempre le soluzioni più opportune". La presentazione del libro si terrà anche a Milano Giovedì 25 novembre alle ore 18.00 Sala delle Colonne della Banca Popolare Di Milano, via San Paolo 12
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