22 Febbraio 2021

Le opere d’arte della raccolta Olivetti tornano alla luce per il grande pubblico

8 minuti di lettura
La raccolta Olivetti torna alla luce
Articolo di Associazione Archivio Storico Olivetti

Comune di Ivrea, Associazione Archivio Storico Olivetti, TIM e Olivetti siglano un importante accordo per la valorizzazione e fruizione della raccolta Olivetti di opere d’arte dell’azienda di Ivrea.

 

Comune di Ivrea, Associazione Archivio Storico Olivetti, TIM e Olivetti hanno siglato un importante accordo per la valorizzazione e fruizione della raccolta di opere d’arte dell’azienda di Ivrea. L’intesa consentirà di valorizzare il patrimonio culturale ed artistico della Collezione Olivetti, promuovendo ed attuando nuovi progetti. A breve sarà realizzata una prima mostra della raccolta negli spazi del Museo Civico P.A. Garda di Ivrea.

Olivetti ha costituito nell’arco di alcuni decenni, in particolare a partire dal periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale e sino alle soglie del XXI secolo, un patrimonio storico artistico composto da centinaia di opere d’arte (dipinti, sculture, multipli d’arte, litografie e manifesti a tiratura limitata) di grandi artisti e designer del XIX e XX secolo meglio conosciuto come la “Collezione Olivetti”.

Tale patrimonio, di proprietà TIM, è il risultato di un’azione collettiva di molti intellettuali – da Renzo Zorzi a Giorgio Soavi, da Riccardo Musatti, a Geno Pampaloni – che ricoprirono ruoli di rilievo e di responsabilità, per periodi di tempo anche molto diversi tra loro, nelle sedi Olivetti in Italia e all’estero. Anche la provenienza delle opere è diversificata: acquisizioni dall’estero, da gallerie d’arte, da premi letterari e di pittura, da scambi e regali, da opere dedicate, fino ad arrivare ad un vero e proprio rapporto di committenza dell’azienda con decine di artisti e designer, per diversi decenni, attraverso la figura di Giorgio Soavi (1923-2008).

Il risultato di questa diversificata e duratura attività di acquisizione di opere d’arte nel corso del secolo scorso, ha costruito nel tempo un ricchissimo patrimonio di notevole valore storicoartistico per il nostro Paese, ma anche e soprattutto un modello di “progetto culturale” generato in seno all’impresa, poiché direttamente connesso all’attività svolta dai responsabili e loro collaboratori degli uffici della Direzione Relazioni Culturali, Disegno Industriale e Pubblicità della Società Olivetti, dal 1965 diretta da Renzo Zorzi (1921-2010). Molte delle attività di questa Direzione sono state dedicate a promuovere e sostenere l’arte (non solo quella contemporanea), a valorizzare e divulgare la conoscenza del patrimonio artistico mondiale, ad adoperare e sostenere l’innovazione anche attraverso nuovi linguaggi (nel campo dell’arte e della tecnica), in particolare attraverso quelle forme di espressione della creatività e dell’ingegno che hanno rappresentato con maggiore evidenza il profilo di un’industria e il suo modo di comunicare sé stessa e i suoi prodotti.

La Società Olivetti ha inteso fermamente riconoscere e ribadire il ruolo centrale della cultura nel dare indirizzo alle scelte industriali, tecnologiche e quindi anche economiche e sociali.

 

L’Associazione Archivio Storico Olivetti e il Museo Civico P.A. Garda collaborano proficuamente da alcuni anni per la realizzazione di mostre strettamente connesse alla storia Olivetti, al rilancio del territorio e a favore della comunità locale, oltre che per il Paese. I comuni obiettivi di ricerca, tutela, valorizzazione e fruizione della Collezione Olivetti, favoriranno l’individuazione di aree di collaborazione fra i diversi soggetti pubblici e privati per poter avviare una serie di attività sinergiche con positive ricadute a diversi livelli. Fra questi l’avanzamento della ricerca e dello studio della Collezione Olivetti, l’elaborazione di progetti per la conoscenza, la valorizzazione e la fruizione della Collezione – anche implementata dalle conoscenze e dai materiali a cura dell’AASO – la promozione del territorio e del Sito Patrimonio Mondiale UNESCO “Ivrea, città industriale del XX secolo”.

È stata identificata una serie di specifiche aree di collaborazione fra i quattro soggetti, fra queste le più significative sono:

  • ricerche e studi su singoli segmenti della Collezione o artisti;
  • ricerche e studi di documenti o altri reperti archivistici collegati a segmenti della Collezione;
  • progettazione di mostre ed eventi atti alla valorizzazione e alla fruizione di segmenti della Collezione quali: esposizioni temporanee, percorso tematico collegato, approfondimenti letterari o editoriali, approfondimenti storici, documentazione video storica, ecc.;
  • ricerche e studi su singoli segmenti della Collezione o artisti, anche in relazione ad altri repertori archivistici, e progettazione di mostre ed eventi (esposizioni temporanee, percorsi didattici, approfondimenti storico-critici, letterari o editoriali, produzione multimediale, ecc.) atti alla valorizzazione e alla fruizione di tali beni;
  • promozione delle mostre e degli eventi anche fuori dai confini regionali;
  • promozione di seminari e convegni pubblici e/o di atti e pubblicazioni sui temi oggetto di ricerca e approfondimento;
  • attività di informazione e divulgazione delle ricerche e degli studi effettuati;
  • attività di fundraising per la ricerca di sponsorizzazioni e contributi per la realizzazione di mostre ed eventi di valorizzazione del patrimonio di opere d’arte di Olivetti.

Il Museo Civico P.A. Garda, in collaborazione con l’Associazione Archivio Storico Olivetti, ha progettato una serie di mostre che potranno svolgersi nel triennio 2021-2023, e i cui programmi sono attualmente in fase di definizione. La prima inaugurazione si svolgerà nell’estate 2021.

 

I contenuti principali delle mostre saranno:

Olivetti e la cultura nell’impresa responsabile
Il valore della cultura come strumento strategico dell’impresa e come fattore di crescita culturale della società, secondo diverse declinazioni e ambiti di influenza, dalla fabbrica al territorio, alla società. La prima sezione illustrerà le attività culturali per la fabbrica e il territorio (le attività del Centro Culturale Olivetti, la Biblioteca, i Corsi popolari), mentre la seconda sezione tratterà il tema del sostegno (economico, progettuale) per il recupero e la valorizzazione di alcune opere del patrimonio storico artistico mondiale (restauri, mostre itineranti, pubblicazioni e cataloghi d’arte).

Evento nel centenario della nascita di Renzo Zorzi (13 settembre 1921)
Presentazione di un progetto di ricerca e studio sulla figura di Renzo Zorzi, a partire dai fondi conservati dall’AASO, in collaborazione con Università degli Studi di Torino.

Olivetti e l’arte: Jean Michel Folon (1934-2005)
Il caso dell’artista belga Folon, come caso paradigmatico dei rapporti tra la società Olivetti e gli artisti contemporanei. Folon ha illustrato per Olivetti la prima agenda da tavolo del 1969, ben due libri strenna negli anni Settanta, un calendario, lavorando lungamente per l’azienda, nel campo della grafica, della comunicazione e del design, realizzando opere grafiche, affiche, oggetti regalo, gadgets, campagne pubblicitarie.

I negozi Olivetti. Poter scegliere la bellezza
Cantieri Olivetti per la storia del Novecento. Archivi, Fotografia, Territorio
Una mostra di fotografie e documenti storici sui negozi e gli showroom storici della Olivetti, che accoglie una selezione di opere d’arte (C. Scarpa, A. Viani, P. Klee, J. Wiegmann Mucchi) presenti in tali ambienti, integrati con oggetti di design che si riferiscono agli allestimenti e alle iniziative espositive organizzate al loro interno.

Astrattismo e informale nella collezione Olivetti e nella collezione civica
I nuovi linguaggi dell’arte promossi da Olivetti e le ricadute che hanno avuto sul territorio, come nel caso della Rassegna Internazionale d’arte Galleria Zenith. Le opere di artisti come Alechinsky, Capogrossi, Crippa, Kandinskij, Santomaso, Scanavino, Spazzapan, Sutherland, Vasarely e altri della collezione Olivetti saranno messe a confronto con artisti del collezionismo privato eporediese come Lanza, Ruggeri, Vago e altri.

12 libri per 12 mesi. Universo Olivetti, un caleidoscopio tra pagina stampata e opera d’arte
Un dialogo tra le pagine delle famose strenne Olivetti e gli originali delle opere d’arte che illustrano le raffinate edizioni storiche Olivetti. Un evento che a partire dalla valorizzazione del patrimonio della Biblioteca Specialistica dell’AASO, che conserva molte delle pubblicazioni storiche Olivetti, offre al pubblico la possibilità di conoscere molte delle serie di opere d’arte originali commissionate dalla Società Olivetti per illustrare le famose edizioni Olivetti.

L’arte raccontata da Giorgio Soavi per il centenario dalla nascita (1923 – 2008)
Per quale motivo, se non per scrivere, si acquistano quadri? (in G. Soavi, Passioni, 1993) La mostra indaga il Soavi scrittore, poeta e appassionato cultore delle arti visive, il suo incontro con Olivetti, il progetto culturale delle agende e dei libri strenna, il rapporto con gli artisti. L’insieme dei suoi libri, le opere, l’editoria, le fotografie e gli eventi a lui collegati, ricostruiscono la vita e il suo sodalizio con l’Azienda.

 

Olivetti si è sempre distinta nel sostegno e salvaguardia del patrimonio artistico, promuovendo un programma di attività culturali e formative, fra cui l’organizzazione di mostre e l’organizzazione, il coordinamento, il sostegno di restauri per la crescita della comunità, seguendo un concetto di human centricity” ha sottolineato Roberto Tundo – AD Olivetti. “L’accordo siglato con l’Amministrazione Comunale e il Museo Garda di Ivrea si inserisce in questo solco e ci permetterà di condividere pubblicamente le opere della Collezione Olivetti raccolte negli anni. Questo è un passaggio obbligato per la comprensione nella sua completezza del ruolo che ha assunto nel tempo, e che ribadisce oggi, la cultura in Olivetti, un fenomeno caratterizzato dall’elemento della continuità, intellettuale e morale. Adriano Olivetti ha sempre pensato la continuità non come una sospensione del cambiamento bensì come sforzo progettuale verso nuovi linguaggi che se da un lato interpretano le trasformazioni in atto nel segno dell’innovazione, dall’altro rappresentano un veicolo verso una più ampia accessibilità e conoscenza di quei valori che la cultura della fabbrica Olivetti storicamente ha incarnato. Ci è parso naturale che fossero le donne e gli uomini del territorio canavesano i primi ad ammirare le opere della Collezione Olivetti – frutto del lavoro di molte generazioni di lavoratori della fabbrica in Italia e all’estero – grazie alla prima mostra che si terrà nel Museo Garda di Ivrea a partire dal prossimo giugno. Guardando avanti, e pensando ad una fruizione legata al momento storico attuale o contingente, Olivetti sta anche definendo un percorso aggiuntivo di valorizzazione delle opere stesse, come ulteriore stimolo per una visita dal vivo, attraverso percorsi digitali e multimediali, in coerenza con l’attuale ruolo di fabbrica digitale in ambito IoT del Gruppo TIM“.

 

L’Assessore alla Cultura del Comune di Ivrea, Costanza Casali ha commentato il risultato raggiunto: “L’accordo siglato riserva al Comune di Ivrea un ruolo prioritario nella valorizzazione delle opere artistiche appartenute alla Olivetti. Per tale ragione, è in fase di perfezionamento una programmazione di mostre che avranno luogo presso il Museo Civico P.A. Garda e che si svilupperanno nel triennio 2021 – 2023. L’esperienza olivettiana caratterizza in profondità l’identità valoriale della Città di Ivrea, e metterne in luce il patrimonio artistico non può non avere una ricaduta in termini di immagine anche per la città, il turismo e il commercio. Per questo l’Amministrazione si è fatta promotrice dell’accordo raggiunto e accoglie con entusiasmo la sfida che ne consegue. La scelta politica è stata quella di progettare una serie di mostre che possano avere un richiamo forte e trasversale, capace di travalicare i confini della Città per coinvolgere un pubblico di ogni genere e fascia di età. E’ apparso da subito di importanza cruciale che il patrimonio culturale generato dal fermento che gravitava intorno alla Olivetti, le cui opere artistiche sono il risultato tangibile, avessero una vetrina privilegiata proprio a Ivrea, e la scelta non poteva che ricadere sul Museo Garda. Come Assessore alla Cultura, mi sono impegnata fin dal primo giorno della mia missione affinché l’accordo si perfezionasse e conferisse al museo cittadino un ruolo chiave di primaria importanza. La partnership che l’Amministrazione ha realizzato con Associazione Archivio Storico Olivetti, Tim e Olivetti, riporta all’attualità il concetto di Responsabilità Sociale dell’Azienda, valore fondante della politica industriale di Adriano Olivetti, che, nella fattispecie, si concretizza tramite la promozione dell’Arte, e la circostanza di poter enumerare due aziende leader che credono nel progetto“.

 

Come Presidente dell’Associazione Archivio Storico Olivetti e per il mio ruolo in seno all’azienda Olivetti – ha dichiarato Gaetano di Tondo, Presidente Associazione Archivio Storico Olivettiesprimo il mio plauso alle prospettive di valorizzazione che questo accordo apre al Paese, oltre che al nostro territorio: da un lato, grazie al patrimonio storico dell’Associazione, la possibilità di ricostruire il contesto storico e l’iter progettuale attraverso i quali la committenza della fabbrica Olivetti si è manifestata divenendo essa stessa simbolo e veicolo indiscusso dei valori che la cultura rappresenta per lo sviluppo della società umana, dall’altro per le possibilità che le risorse digitali offrono per una maggiore divulgazione e diffusione di tali vicende, che oltrepassano di molto i confini del nostro Paese e danno conto di un profondo interesse verso culture non europee, portando alla luce documenti che sono testimonianza oltre che di una potente apertura mentale, di un’autentica capacità di integrazione culturale. Da Ivrea verso il mondo, confermando l’importanza della città dove Olivetti è nata, anche con questo progetto, che sicuramente contribuirà a creare nuove opportunità di incontro e confronto culturale non solo in ambito locale. La valorizzazione e il racconto di questi percorsi unici sarà come sempre affidata ad una costante presenza sui nostri canali social che ne racconteranno particolari e curiosità, oltre ad incontri di approfondimento, previsti in un primo momento in modalità digitale“.

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